Androgino, l'equlibrio dell'insieme. Analisi del dipinto



Androgino, acrilico su tela cm 170x130

Androgino è un dipinto che tocca temi attuali come l'omosessualità, l'omofobia e la differenza tra sessi. Temi che per qualche ragione a me incomprensibile ho sentito di dover affrontare. È triste vederci ancora lontani dal comprendere e accettare l'omosessualità come normalissima diversità. La stessa Chiesa Cattolica , fino ai giorni nostri, pare abbia sempre avuto difficoltà ad ammettere questa seconda possibilità (passatemi il termine).

Siamo tutti consapevoli del fatto che un equilibrio è sempre dato da un insieme di elementi diversi e opposti. Verrebbe da pensare dunque che nell'omosessualità esista un equilibrio che nell'eterosessualità manchi. Questa sua assenza è causata più da una negazione e accettazione dell'insieme che ogni essere umano contiene che da una mancanza vera e propria. La difficoltà tutta umana, dunque, nel comprendere questo mi ha spinto a dipingere una storia in cui la morte viene rappresentata da due scheletri che si riconoscono nell'uomo e la donna, mentre la vita, la bellezza e l'equilibrio si riuniscono in un solo individuo capace di contenere entrambi: l'androgino.
In ognuno di noi convivono entrambi i sessi, chi si ostina a non riconoscerlo sarà destinato ad estinguersi. Questo è il messaggio che la damigella in basso a destra sembra porre, con un libro tra le mani, all'attenzione dei due scheletri ancora incapaci di comprendere.

La narrazione è ambientata nei giardini di Villa Maria, una delle più belle ville del lago di Como sita in Griante, nei pressi di Menaggio. Il motivo per cui ho scelto questa villa per questo tipo di narrazione non me lo so spiegare se non per per la sua bellezza, armonia e per il colore rosa che la caratterizza